Siamo a Moasca, esattamente a metà strada tra la Langa Astigiana e il Monferrato.
Finiti gli studi alla scuola Enologica di Alba, ho iniziato subito a trauajé, senza avere proprio le idee chiare di quale strada avrei percorso.
Dopo una breve esperienza in un laboratorio di analisi enologiche, ho deciso di iscrivermi al corso di Laurea in Viticoltura e Enologia a Torino.
Tra una sessione di esami e una di potatura a casa, ho iniziato a lavorare come agronomo in una storica cantina del Monferrato.
C’era mio nonno e non si faceva solo vino. Ad affiancare la vigna c’era la fattoria e le piante da frutta, soprattutto mele.
Il focus si è spostato sul vino con la vendita di una parte delle uve e la vinificazione come sfuso della parte restante.
“Non mi sono più fatto rinnovare il contratto e ho preso in mano vigne e cantina a casa mia”. Qui inizia l'avventura.
Tenuta il Nespolo
All’ingresso della cantina c’è un nespolo iaponico. Una di quelle piante un po’ odiose che fanno cascare i frutti a terra (e sui cruscotti delle macchine) facendo disastri. Il nome della cantina è un omaggio proprio a questo albero che è diventato parte integrante della realtà.